The end ofthe F***ing World è la serie TV rivelazione del 2018.
Serie British in otto episodi della durata di circa 20 minuti messa in onda da Channel4 nell’ottobre 2017, in seguito distribuita da Netflix nel Gennaio 2018.
La serie tratta dall’ omonimo fumetto di Charles Forsman edito in Italia da 001 edizioni racconta le vicende di due adolescenti, non proprio come tutti gli altri, e del loro viaggio–fuga, la cui meta finale è quella di trovare se stessi, nel bene o nel male.
James (Alex Lawther, Shut Up and Dance di Black Mirror), un ragazzo convinto di essere uno psicopatico, dopo aver conosciuto Alyssa (Jessica Barden, The Lobster di Yorgos Lanthimos e Penny Dreadful) decide di ucciderla. Il piano si complica quando tra i due nasce un sentimento.
La fine del mondo, il mondo adolescenziale, viene raccontata attraverso le esperienze, ironiche, dissacranti, tragiche dei due adolescenti James e Alyssa. Tutto il cast è all’altezza, ma sono proprio i due attori protagonisti a permettere alla serie di distinguersi nell’ affollato panorama di produzioni televisive, poiché riescono a disegnare magistralmente due figure disfunzionali e complesse.
L’incontro di due opposti, lui timido, riflessivo, problematico, convinto di essere uno psicopatico, incapace di provare emozioni e dolore, che in realtà si porta dietro un trauma infantile; lei estroversa, aggressiva, sarcastica, sfrontata, nasconde la fragilità di una ragazzina sola, incompresa. Attraverso un ottima regia,
(Jonathan Entwistle e Lucy Tcherniak) grazie all’uso dei flashback e delle voci narranti alternate, entriamo nella testa dei due protagonisti, nei loro pensieri, conosciamo le loro insicurezze e le loro paure, le loro emozioni. Una miscela esplosiva di gioia, rabbia, follia, non possiamo non amarli.
La sceneggiatura (Charlie Covell), un pò dark commedy e un po’ road movie, il montaggio frenetico, l’uso dei flashback la brevità degli episodi, particolarmente curati visivamente, la fotografia brillante che si adegua perfettamente ai cambiamenti di location e atmosfera, le scenografie anni ’90, la colonna sonora dal gusto retrò, un cocktail perfettamente miscelato. Disagi e situazioni contemporanee in un contesto scenografico vintage, potremmo definirlo un prodotto “disfunzionale, come i protagonisti, che funziona alla perfezione!
Alissa e James, in contrasto con se stessi ed in lotta con il mondo, desiderosi di ostentare una maturità non ancora raggiunta, si evolvono nel corso degli episodi. La fuga, le avventure, la complicità che nasce spontaneamente tra loro ed infine l’amore, un amore atipico (considerando che James inizialmente pensa di uccidela) ma coerente con se stesso, li aiutano a prendere consapevolezza di se, potremmo definire “The End of the F***ing World” serie di formazione, un po’ come “Il giovane Holden”, in versione road movie! La serie è stata rinnovata per una seconda stagione, benché ne prevedesse inizialmente solo una, grazie al successo ottenuto. Dovremmo essere entusiasti, poiché la prima stagione è un piccolo capolavoro, o delusi per lo stesso motivo? Per il momento vi riporto l’entusiasmo di Beth Willis di Channel4.
“The End of The F***ing World è uno spettacolo davvero speciale che incuriosisce costantemente. Ha una miscela quasi alchemica di humour nero come la pece e una tenerezza meravigliosamente calda che lo contraddistingue come uno spettacolo davvero unico. Siamo così orgogliosi che questa storia di successo globale sia iniziata su Channel4 e che una seconda stagione sia in arrivo. Il mondo spiritoso e meraviglioso di Charlie è tornato e non vediamo l’ora di vedere dove lo porterà in seguito.”