Cultura è libertà

GLI ESAMI DI STATO SEGNANO IL PASSAGGIO ALLA FASE ADULTA

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di Silvana Paratore

Circa mezzo milione il totale degli studenti sottoposti agli esami in tutta Italia. Un santino del proprio santo protettore, accessori e abiti portafortuna, penne benedette, cimeli familiari e banchi baciati hanno caratterizzato le condotte dei maturandi alle prove con gli esami di Stato. Gli esami di maturità rappresentano da sempre, nell’immaginario comune, un evento unico che ha ispirato non pochi film e canzoni. Giorni speciali, che fanno rivivere per i genitori degli studenti, emozioni dimenticate e che riportano alla mente tanti ricordi bellissimi. Il compito di italiano è sempre stato la prova principe dell’esame di Stato, rimasto quasi del tutto immutato anche attraverso l’ultima riforma.

Nella sua versione tradizionale, si dà un argomento, rivelato al momento della prova, e su quello ci si diffonde lungamente ostentando dottrina, buon senso e profondità critica. Pur essendoci più tracce tra cui scegliere, lo studente deve mostrare di avere delle idee originali. Le tracce di quest’anno risultano essere molto attuali, in linea con le sfide che la società contemporanea pone ai cittadini sul piano dello sviluppo, dell’innovazione, della relazione con l’ambiente.

Frequenti le riflessioni di chi non veda come le tracce della prima prova di maturità, intendano in qualche modo, volersi servire dell’esame di italiano per “promuovere” la conoscenza di uno scrittore, di un poeta, di un movimento culturale, di un personaggio, di un evento storico o di una particolare tesi interpretativa. L’ansia, il timore di sbagliare, di non avere il risultato sperato, di restare delusi sono gli stati d’animo che accompagnano gli studenti alle prese con l’Esame di Stato. Va tenuto presente come il valore e le conoscenze di uno studente sono ben note ai docenti prima dell’esame, il cui esito difficilmente si discosterà dalla carriera scolastica del maturando. Compito della scuola è formare giovani consapevoli e attivi perché la cultura è libertà. Questo deve essere lo sprono alle generazioni future che diano rilievo alla buona volontà e al credo culturale per costituirsi una base per la propria vita professionale.