Monia Lustri, racconta parte dell’interrogatorio (del prete di Capitano Ultimo)… su Zona d’ombra [Video]

AD APRILE 2014

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Al fine di capire di cosa si parla, faccio una piccola premessa: “durante l’interrogatorio del querelante, il pm gli chiede di continuare e il querelante risponde che io lo chiamo il giorno dopo (giorno dopo dalla mia aggressione di notte, il motivo era che mi ritenevano responsabile del trasferimento che la Curia predispose per un prete a cui tali persone si erano oltremodo affezionate, al punto di prendersela con me. Un incontro con il Vescovo che era vero io avessi avuto, ma il contenuto di quell’incontro rimarrà riservato tra me ed il Vescovo), quindi, il querelante, che è l’attuale prete don Max (don Rocco per la cronaca) di Capitano Ultimo dal 2013, sostiene che io lo abbia chiamato il giorno dopo ma lui non mi rispose”.

“Ecco, in questo video sto leggendo proprio dai -tabulati- che, per quanto anomali, sono dentro gli atti contenenti le accuse che mi furono mosse dal secondo prete, non da quello trasferito per capirci”.

“In questo video non ho letto intenzionalmente la chiamata arrivata in tardo orario (era forma anonima tra l’altro) fatta tipo a mezzanotte e qualcosa ed un altra sempre in forma anonima, specifico queste 2 chiamate sulle circa 80 poiché quelle 2 risalgono addirittura a novembre 2012, mentre la querela il prete la presenta il 1 settembre 2012″.

“Le date sono importanti anche quelle riprese nel video di giugno 2012, perché il soggetto mi accusa datando i suoi fatti a gennaio 2012. Poi a fine giugno, si fa andare a prendere da me per venire a cena a casa mia?”.

“Perché l’esigenza di questo prete di querelarmi il 1 settembre. Perché il 1 luglio 2012 avevo depositato dai carabinieri di zona una querela contro 3 ragazzi del -cerchio magico- del prete che mi avevano aggredito fisicamente e verbalmente nella notte nel 20 giugno 2012 e secondo il prete don Max non dovevo osare querelarli. Il 30 giugno mi urla al telefono tra le varie brutte parole -se quereli i ragazzi io ti querelo per stalking-. E sti cazzi! Ci mancherebbe che ad una persona viene impedito in questi termini di far valere i propri diritti. Ma per alcuni uomini di legge questo metodo va bene. Ad agosto 2012, sarò ripetutamente aggredita e minacciata anche di morte”.

Il prete di cui alla vicenda nell’inviarmi varie mail mi manda pure questa che dovrei aver depositato al Gip nel 2013: “non ti rendi neanche conto di quello che hai scritto in questa mail. È meglio che non ti fai più vedere da me. Quello che hai fatto con le n.c. non mette nei guai me (me ne fregherebbe) ma tutta la parrocchia che come tale potrebbe rispondere in sedi ufficiali. È questo non potrò mai perdonartelo……..,”

“Addirittura dentro un mio procedimento come parte lesa spunta una querela fatta da chi mi aveva aggredita che non è mai passato per la Procura. E che sarebbe una querela privata? Tutte le mie querele saranno prese dal medesimo pm. Anche una terza, che era nata contro ignoti per ripetute telefonate anonime molestie notturne e il pm Barba non richiederà alcun tabulato dal gestore. Il tizio delle chiamate oggetto di questa denuncia contro ignoti fu arrestato più avanti e rinviato a giudizio per un’altra mia querela stavolta capitata ad altro pubblico ministero. Fu arrestato in un caso di tentato omicidio. È poco dopo deceduto”.

“Non solo mi risponde il giorno dopo (21 giugno 2012), ma fu proprio lui a chiamarmi moltissime volte nei giorni a seguire. Questo fa parte della carte con cui venni accusata e mai rinviata a giudizio”.

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