Roberto Mihel (cittadino di Trieste), solidale con la signora Gilda Bulega

RACCONTA, LA SUA DISAVVENTURA

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La disavventura di Gilda Bulega, così ha deciso di scrivere Roberto Mihel, cittadino di Trieste toccato da questa triste storia di vita ed afferma quindi: “ieri sera sono stato contattato da Gilda Bulega… ho accettato l’invito non solo per il fatto di essere una mia amica, ma perché riversa in piena difficoltà…”.

Un po’ della sua vita: “nativa di Rovigo è costretta per via di varie vicissitudini a trasferirsi in Emilia. In Veneto si ritrova ad avere dei problemi con la figlia ed il nipote, per via dei Servizi Sociali. Si reca in Emilia, pero’ lì è male consigliata da un parente, così sia il nipote, sia la figlia Maria Sole Alebbi si ritrovano di punto in bianco in una Casa famiglia. La madre per seguire il nipote si reca in Comunità con il ragazzino. Gilda vede di rado il nipote, ma lo trova stranamente smagrito (psicofarmaci, problemi concernenti la propria situazione)?”.

Ieri ascoltavo e parola, dopo parola mi raccontava la sua storia e le sue problematiche finanziarie: “di fronte ad un reddito di 1.000,00 euro Gilda si ritrova a campare con trecentocinquanta euro, per via di debiti da pagare e un minimo di mantenimento per la figlia Maria Sole ed il nipote. La figlia è esperta in informatica, però i Servizi Sociali le hanno precluso di trovarsi un lavoro regolare”.

“Gilda è stata accusata, inoltre, da qualche psichiatra di essere affetta di una forma di paranoia, ma in realtà non ce l’ha. Semplicemente, vuole risolvere questa situazione. Non ha richiesto danari, ma una cosa sì… l’aiuto per questa brutta situazione”.