Silvia Braccini, medico anestesista modenese ha scritto una lettera alla senatrice pentastellata Paola Taverna per esprimerle il proprio disagio in merito alle sue esternazioni sui vaccini rilasciate durante un incontro a Santarcangelo di Romagna (Rimini): “quando ero piccola e avevo un cugino con una malattia esantematica, a casa di mia zia facevamo la processione. Nessun bambino non vaccinato è malato. Un bambino non vaccinato è un bambino sano”.
E la Braccini sostiene: “cara Senatrice Taverna sono estremamente delusa come italiana, come cittadina e come medico, da quello che ha detto in materia di vaccini..! Ha reso questo paese non più libero… ma oppresso dall’ignoranza e dalla cecità. Ogni anno milioni di volontari sanitari rischiano la vita in giro per il mondo per salvare migliaia di piccole vite da malattie che hanno decimato intere popolazioni. E noi, del mondo ricco e civile, torniamo indietro di mille anni contro ogni ragione. I nostri bambini non sono bestiame. Sono solo bambini a cui garantiamo un futuro. Perché non proibiamo anche tutte le altre scoperte scientifiche che hanno cambiato la sopravvivenza dell’uomo moderno e che hanno comunque possibili complicanze?”.
“Proibiamo TUTTE le chirurgie. Proibiamo il vaccino anti HPV contro i tumori della cervice uterina. Proibiamo LE Coronarografie con PCI primarie che ogni giorno salvano la vita a centinaia di persone colpite da infarto. Proibiamo la trombolisi primaria per tutti i pazienti colpiti da ictus cerebri. Proibiamo le trasfusioni. Proibiamo gli antibiotici. Spegniamo la luce… torniamo nel medioevo”.
“Ma non ci chieda poi… a noi medici… di fare miracoli che volete distruggere. Non ci chieda di piangere la morte dei nostri bambini. La piangiamo da oggi. La piangeremo domani. Impotenti davanti ad una -politica- che riduce a voti politici e twittate la scienza. Mi vergogno onorevole. Mi vergogno profondamente. Mi vergogno di essere rappresentata da lei e chi pensa sia giusto non vaccinare. Mi vergogno di stare in un paese in cui le decisioni sulla sanità e sicurezza pubblica, perché è di questo che si tratta, vengono prese da persone non preparate sulla materia, non adeguate nemmeno lontanamente al parlarne pubblicamente e criticamente. Per fare il mio lavoro, il medico anestesista rianimatore, ci vogliono 6 anni di università, 1 anno di abilitazione statale e 5 anni di scuola di specializzazione”.
“Ci occupiamo di vite. È normale. Doveroso. Importante. Per fare il suo lavoro senatrice, basta prendere voti. Parlare sui social. Avere fortuna. Essere nel momento giusto con le persone giuste e al posto giusto. E questo non è giusto. Perché voi per un voto condannate il nostro paese al ritorno delle malattie che avremmo dovuto debellare. Condannate bambini al rischio di non poter crescere. Condannate noi a guardare il vostro irresponsabile scempio con responsabile impotenza. È un mondo ingiusto il nostro senatrice. È un paese ingiusto il nostro. Ma soprattutto è ingiusto che chi come Lei, accompagnata da cattivi consigli ed ignoranza dovuta al suo non essere competente in immunologia e malattie infettive, non sarà costretta a vedere un bambino morire di morbillo. Lei non lo farà. Lei e i suoi colleghi politici amanti dei selfie, dei social, dei video mentre siete al lavoro… non li vedrete. E quando sarà il momento… darete la colpa qualcun altro”.
“Dorma bene senatrice stanotte. Dorma bene senatrice sempre. Lo faccia anche per me. E per tutti i miei colleghi a cui ha tolto il sonno, la speranza, e la serenità. Vorrei avere la sua ostentata sicurezza. Vorrei poter credere ancora di poter fare il mio lavoro nel migliore dei modi in questo mio paese che non riconosco più… e di cui mi vergogno. Dorma bene senatrice. E si ricordi sempre che il mio lavoro è un privilegio, e dovrebbe esserlo anche il suo”.