All’età di 89 anni, questa mattina è scomparsa la poetessa messinese Maria Costa, che per la sua contemporaneità, più di tutti è entrata a far parte del popolo, cui era vicina ed al quale dava voce con le sue composizioni ed opere ricche di capacità inventiva. L’artista, con i suoi scritti riusciva a far percepire il profondo legame ed amore che esisteva tra lei ed il territorio della nostra Messina. L’UNESCO, nel 2006 aveva inserito il nome di Maria Costa in una lista speciale dedicata ai Tesori Umani Viventi, questo in quanto in lei intravidero la capacità di penetrare e comprendere meglio di chiunque la tradizione del dialetto messinese e di quello siciliano. Viveva, nel piccolo borgo denso di storia, ai più conosciuto col nome di “Case Basse”, a Paradiso, sul mare di fronte alla costa calabra, che era spesso fonte di ispirazione per le sue poesie.
Da molti anni, scriveva libri di miti, leggende, racconti e storie di vita vissuta che facevano parte di quel patrimonio di cui conservava memoria. Nacque nella città dello Stretto, il 12 dicembre del 1926, da una famiglia di pescatori. Aveva sviluppato assai presto, una duplice attitudine di poetessa popolare e di portatrice attiva di uno sterminato patrimonio di memorie orali. Una straordinaria custode, del patrimonio mitologico e letterario cittadino, è divenuta punto di riferimento per linguisti, antropologi, studiosi di tradizioni marinare, dialettologi e storici della letteratura popolare. Nel tempo, le sono state dedicate, anche varie tesi di laurea ed un cortometraggio dal titolo “Come le onde”, un’opera filmica della durata di 16′ circa, realizzata dal regista Fabio Schifilliti.
La Costa, ha pubblicato: Farfalle serali (1978), Mosaico (1980), ‘A prova ‘i/l’ou (1989) e Cavaddu ‘i coppi (1993). Gli ultimi due componimenti, sono stati dati alle stampe tramite la Casa editrice Pungitopo di Marina di Patti (ME). L’assessore regionale ai Beni culturali, Carlo Vermiglio, nel gennaio di quest’anno, in ossequio alla legge Bacchelli, aveva deciso di riconoscere un vitalizio, una procedura dedicata agli artisti di chiara fama, temporaneamente impossibilitati a sostentarsi economicamente in modo autosufficiente.