Venerdì prossimo, 24 giugno, saranno trascorsi tre anni dall’elezione a sindaco di Messina di Renato Accorinti. A caratterizzare un evento tanto importante, fu una campagna elettorale portata avanti senza soldi e priva di grossi partiti alle spalle, con l’unico supporto dell’eterogeneo movimento “Cambiamo Messina dal Basso”.

Uno slogan, diventato il simbolo di quei giorni: a mani nude contro i poteri forti di questa città. Moltissime persone di diversa età, con differenti storie e sensibilità, si sono unite attorno ad un sogno comune, così hanno riempito le piazze, le strade, i villaggi.

Cambiamo Messina dal Basso nato come comitato elettorale, in seguito ha cambiato pelle, ha intrapreso infatti un lungo percorso per identificarsi in un soggetto politico che potesse incarnare i valori della partecipazione e del “dal basso”. Ci siamo riusciti? Quali sono stati, i limiti? Quali, le risorse? Perché, molti parlano di “rivoluzione tradita”? E cosa significa per ciascuno di noi, “partecipazione”? Cosa significa, “dal basso”?

Dopo tre anni, scrivono i responsabili di “CMDB”: “vogliamo confrontarci sui sogni, sugli errori, sulle proposte, sul futuro, desideriamo farlo insieme a tutti quelli che hanno creduto, anche solo per un istante, in questa utopia.

Alle 21 del 24 giugno, inizierà a piazza Unione europea, una serata condotta da Alessandra Mammoliti e Alfredo Reni. Interverranno Sebastiano Caspanello, Maurizio Licordari, Palmira Mancuso, Fortunato Marino, Emilio Pintaldi, Emanuele Rigano, Barbara Turati, Pier Paolo Zampieri. È prevista inoltre, la partecipazione di Sicilia e Dintorni.