L’onorevole Bernadette Grasso, deputato di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana, entra nel merito della grave crisi economica delle municipalità dell’Isola (sopratutto dopo che la Regione ha deciso di prevedere parte delle somme spettanti agli enti locali, solo nel prossimo capitolo di bilancio del 2017) e dice in una nota: “la responsabilità del fallimento dei comuni siciliani, è divisa tra il Governo regionale e quello nazionale. Si deve pensare a tutti quei comuni che non hanno ancora chiuso il bilancio 2016 e che speravano nell’arrivo di queste somme, ora come faranno? Lo scioglimento degli stessi, sarà inevitabile”.

“Uno scenario simile, vuol dire una catastrofe economica e politica, determinata dai ritardi dell’erogazione di queste somme ai municipi. Sono ritardi, che hanno impedito a diversi comuni una corretta chiusura dei propri bilanci, che in molti casi li obbligheranno allo scioglimento”.

“Tutto il Mezzogiorno, soprattutto i comuni siciliani oggi in gave crisi, è evidente che non possano far fronte ad un processo di riforma contabile così istantaneo, che doveva invece essere diluito nel tempo, in più anni. I comuni della nostra realtà territoriale, hanno anticipato la somma per gli stipendi e per i contrattisti fino al corrente mese di ottobre, ma ancora il Dipartimento Autonomie Locali cerca cavilli per procedere alla liquidazione di un acconto. In una siffatta situazione, come potranno mai reggere tali enti e quindi garantire i servizi ai cittadini?”.

“Vi è una verità, ovvero che la politica del governo Renzi, mira a distruggere e soffocare le Autonomie locali, impegnata com’è a sperperare soldi pubblici in spot per il referendum, nell’indifferenza del Governo regionale commissariato da Roma”.

La Grasso, termina affermando: “la Regione sblocchi dunque, con immediatezza i trasferimenti riguardanti gli investimenti ed il pagamento degli stipendi per i precari e faccia presente al Governo nazionale la grave crisi che insieme agli altri settori sta interessando gli enti locali, oggi gli unici erogatori di servizi ai cittadini. Diversamente, dovremo commentare la più grande crisi economica che queste località abbiano mai vissuto”.