Il professor Filippo Grasso, docente presso l’Ateneo di Messina, è stato chiamato dall’assessore Regionale al Turismo dottor Anthony Barbagallo, a svolgere presso il suo staff, l’incarico di consulente al Turismo. Una mansione sicuramente conquistata con merito e sul campo, da parte di Filippo Grasso, che da anni con la passione che lo contraddistingue, porta avanti la promozione turistica di Messina. Da ora in avanti dunque, spazio alla valorizzazione ed all’incentivazione di quei processi aggregativi per coordinare tra loro gli operatori turistici esistenti nei vari e differenti territori della Regione. Sarà necessario infatti, ottimizzare e sviluppare una governance nell’ambito turistico, favorendo la creazione di percorsi che siano caratterizzati da alta formazione ed elevata connotazione culturale.
Grasso, opera come docente dell’Università di Messina, per circa tre anni è stato esperto per il turismo dell’Amministrazione Accorinti, nella quale ha lavorato in sinergia con l’ex assessore professor Tonino Perna. Da qualche mese, ha dismesso la collaborazione con il Comune peloritano, è comunque da tempo impegnato nel contesto del turismo rurale, tematica per la quale si è speso organizzando incontri con gli operatori delle Pro Loco siciliane (Unpli), promuove costantemente il settore a 360°. Sottolinea con il proprio agire, l’importanza di una conoscenza approfondita del patrimonio culturale, storico ed artistico dei luoghi, l’apertura nei confronti del turismo sociale, rivolgendosi ai diversamente abili.
Altri aspetti curati dal professore, sono i servizi di accoglienza, ospitalità e orientamento per i turisti, una specializzazione dei vari territori per renderli differenti tra loro ed in grado di essere competitivi nel variegato panorama delle richieste provenienti da chi fruisce dei servizi, ovvero l’utente finale, il turista. L’obiettivo, è quello di internazionalizzare il prodotto Sicilia ai fini turistici, nell’ottica di una marcata destagionalizzazione del comparto, data la presenza nella nostra terra di mare e monti, sviluppando le risorse interne e sconosciute presenti nelle aree trascurate di alcune Province.