Questa mattina, tra i corridoi del Comune di Messina, in quello che potrebbe essere con i dovuti rapporti esistenti il Transatlantico della politica cittadina, è stato presente, Luca Eller Vainicher da poco tempo assessore al Bilancio della Giunta Accorinti, ma da diversi mesi profondo conoscitore dei conti “in rosso di Palazzo Zanca. Negli ultimi giorni sul finire della settimana da poco trascorsa, l’ex assessore alla Cultura Tonino Perna, dalle pagine del quotidiano “Il Manifesto”, ha attaccato sia la Corte dei Conti (già lo aveva fatto alla conferenza stampa del 24 aprile), che i Revisori del Comune. Alcuni concetti di Perna, sui Revisori dei Conti di Palazzo Zanca, sono questi: “Messina è la tredicesima città italiana per abitanti, la terza città metropolitana della Sicilia, una città con una grande storia alle spalle che sta morendo a fuoco lento per via del presidente del Collegio dei Revisori Conti, dottore Dario Zaccone, che da cinque mesi blocca la Giunta Accorinti, impedendogli di approvare il bilancio previsionale 2015”.

Mentre sulla magistratura contabile, il professore calabrese, si è espresso così: “E Zaccone è in buona compagnia, anche la Corte dei Conti ha chiesto il default del Comune, malgrado sia stato presentato da tempo al Ministero un Piano di rientro dal debito enorme (circa 500 milioni) accumulato dalle precedenti amministrazioni, comprese quelle di Genovese sindaco e successivamente del suo delfino Buzzanca. Una Corte dei Conti, che già nell’aprile del 2014 dichiarava il Comune in pre-dissesto finanziario e stabiliva quali voci di spesa fossero ammissibili e quali non lo fossero (in primis la cultura e la promozione turistica). Un abuso di potere incredibile. Tu, Corte Conti puoi chiedermi di non sforare il tetto della spesa, ma non come devo spendere a casa mia. È come se una banca a cui chiedi un prestito ti imponga una lista della spesa, di ciò che puoi comprare o meno”.

Le reazioni a queste riflessioni di Tonino Perna, apparse su ” Il Manifesto”, sono state proprio quelle di Luca Eller che sul proprio profilo facebook ha scritto: ” Desidero precisare che il commento dell’ex collega di Giunta è certo interessante, ma ha carattere squisitamente politico. Per ciò che mi riguarda, sotto un profilo amministrativo e sulla delega al Bilancio, non condivido le opinioni sulla Corte dei Conti e sull’Organo di Revisione. Nel sistema dei controlli loro svolgono una fondamentale funzione di vigilanza e di garanzia regolata dalla legge. Va da se che possono generarsi differenze di pensiero tra controllato e controllore, ma nella normale dialettica consentita dalle norme si deve rimanere rispettosi dei ruoli certo insostituibili. Naturalmente, come il professor Perna, resto allibito per i ritardi variamente accumulati negli anni, nei mesi, nelle settimane, nei giorni. Però, non intendo avallare e assistere imbelle ad una situazione che pagano duramente Messina e i messinesi. E sulla quale, tra l’altro, la Corte dei Conti siciliana è certo estranea.

Vainicher in mattinata, ha sottolineato stante il proprio ruolo di pubblico ufficiale, che qualora venisse a conoscenza di situazioni di rilievo che vadano contro l’interesse della città ed abbiano rilevanza giudiziaria, di certo non mancherà di portare tutto innanzi gli organi competenti (Procura della Repubblica – Tribunale), perché ha l’obbligo che non è di certo un libero desiderio o una ipotesi. Ancora ha specificato Eller: “Ritengo di doverlo fare, in linea con il giuramento che ho formulato all’atto del mio insediamento ed intendo prestar fede a quanto fatto. Ogni azione, potrà essere legittima e dura, in totale accordo con il sindaco e la Giunta”.

Il responsabile della delega al Bilancio, ad una constatazione della giornalista di RTP – Gazzetta del Sud, Gisella Cicciò, che ha riferito come nei giorni scorsi si dicesse di Eller: -sta a Messina come Baccei alla Regione siciliana, ovvero come un uomo di Renzi mandato qui per risolvere la situazione-, ha così risposto: “Non bisogna individuare il soggetto, la persona, ma le funzioni, siccome ho una funzione istituzionale, evidentemente questa Istituzione locale deve andare d’accordo e in armonia con il Governo Regionale e Nazionale, in questo senso la sfida è aperta e bisogna dimostrarlo”. Sono queste in sostanza, dichiarazioni che confermano le voci circolate nelle ultime settimane.