A margine della cerimonia odierna sul 25 aprile a Messina, in piazza Unione europea, il vice presidente della Camera dei Deputati, l’onorevole Luigi Di Maio, ha espresso la propria opinione sul possibile dissesto finanziario nel quale si troverebbe attanagliato il Comune di Messina, se nelle prossime ore non dovesse essere approvato il previsionale 2015. Queste, le sue dichiarazioni: “Il problema è cosa viene dopo il dissesto, perché se è l’unica strada, bisogna gestire comunque la fase successiva alla dichiarazione di fallimento. Quello, lo possono fare amministratori che hanno a cuore il bene pubblico, come un buon padre di famiglia che taglia le spese inutili, bisognerà fare questo”.

Di Maio, ha aggiunto: ” In generale, noi abbiamo un problema, gli ottomila comuni italiani sono stati usati molto spesso come bancomat, quindi ci ritroviamo con una situazione di bilancio abbastanza delicata, ma se ne può uscire se si taglia tutta la spesa improduttiva della pubblica amministrazione, cominciando a rivoluzionare il modello energetico degli Enti pubblici. In questo lo Stato, potrebbe fare molto per i comuni, dando degli incentivi per riqualificare l’edilizia pubblica, abbassare i consumi e far risparmiare soldi ai cittadini”.

Il vice presidente della Camera, ha concluso affermando: “Io penso che il messaggio che sta passando, è che si danno delle mance con delle creste, lo abbiamo visto col Comune di Reggio Calabria, non tanto lontano da qua. Quando si è allineati politicamente arrivano i soldi, diversamente invece, non giungono contributi economici in presenza di amministrazioni di diversa estrazione politica”.