Dopo le 17.30 di ieri, si è riunito, presieduto da Emilia Barrile, il Consiglio comunale, convocato per la deliberare sulle modifiche alle tariffe della Tari. Alla presenza, del segretario/direttore generale Antonio Le Donne, del dirigente dell`area economico finanziaria Romolo Dell`Acqua, del ragioniere generale Antonino Cama, del dottor Giovanni Bruno e degli assessori Daniele Ialacqua e Luca Eller Vainicher. Gli interventi dei consiglieri, sono stati caratterizzati, dapprima dalla richiesta di specifici chiarimenti, all`indirizzo degli assessori o dei dirigenti partecipanti ai lavori, successivamente si è passati al dibattito con le dichiarazioni di voto. 17 consiglieri, hanno espresso voto favorevole, 7 hanno scelto la via dell`astensione, 1 ha votato contro, presenti 25 componenti sul totale dell`Assise.
Rispetto alle vecchie tariffe 2015, dovrebbe esserci un risparmio di 1,3 milioni di €. I minori costi, saranno imputabili certamente, al funzionamento a regime del sistema della raccolta differenziata prevista a partire da giugno, inizialmente nel primo e sesto quartiere, ovvero qualora come ipotizzato dalla vigente normativa regionale se da luglio, dovessero cessare gli Ato rifiuti. La Tari 2016, costerà ai messinesi 44.101.257 euro, coperti al 70% dalle utenze domestiche ed al 30% da quelle commerciali. A beneficiare delle riduzioni saranno i nuclei familiari numerosi, ma anche i titolari di quelle utenze non domestiche che furono penalizzati nel passaggio dalla Tarsu alla Tares, per queste si prevedono risparmi fra il 4% e l`8%.
Il gettito previsto dall`Imposta, proverra’ per 30.870.879 euro dalle utenze domestiche, i restanti 13.230.377 euro, saranno coperti da chi deve corrispondere il tributo secondo canoni commerciali. Hanno espresso il proprio voto contrario la consigliera Nina Lo Presti, in quanto manca un contratto di servizio che disciplini i rapporti fra l`Ente e la sua partecipata. Daniele Zuccarello, perché, a suo parere Messinambiente non effettua alcuni servizi che compaiono come resi, ciòe la pulizia delle spiagge. Antonella Russo invece, ha motivato il proprio voto contrario, sorretta da un parere della Corte dei Conti sul Comune di Trapani. In esso, i giudici tributari hanno sottolineato l`impossibilità di poter modificare le tariffe della Tari, in assenza dell`approvazione entro il 30 settembre 2015 del bilancio di previsione.
Ragion per cui, secondo la consigliera Russo, l`unica ipotesi era quella di una proroga tariffaria. Benché siano stati duri nei propri interventi, in particolar modo verso l`assessore Ialacqua, i consiglieri Amata e Cucinotta, hanno votato favorevolmente. Anche i colleghi Faranda e Rizzo, hanno deciso di dare credito all`operato del nuovo assessore Eller, dando il via libera alle nuove tariffe. Con toni durissimi, Simona Contestabile, ha definito l’atteggiamento dell`Amministrazione con questa delibera, non indecoroso, ma vergognoso. Gli assessori Ialacqua e Vainicher, nei loro interventi si sono scusati per i ritardi con i quali l`atto deliberativo è giunto in aula. Per il responsabile del bilancio, c`è di buono che rispetto allo scorso anno, quando le tariffe vennero approvate a settembre, si recuperano cinque mesi.
Eller, ha ringraziato i dirigenti ed i revisori che in poco tempo hanno dato i loro pareri. Importante per lui, anche l`aumento della platea contributiva, passata da 95.400 a 96.900 utenti. L`assessore, non ha potuto far a meno di notare che in certi momenti qualcuno sfruttando gli errori degli altri, è sembrato abbia voluto attuare una tattica ostruzionistica. Ialacqua, ha voluto specificare che per la prima volta dal 1997,nel piano economico previsto si è pensato all`adozione completa della raccolta differenziata sotto ogni profilo ed in termini strutturali, ma anche all`introduzione di un nuovo gestore. Per calcolare il tributo, bisognerà sommare la quota variabile a quella fissa che si riferisce ai mq, in entrambi i casi, vi sono singole aliquote.
Nel dettaglio, per il calcolo della tariffa sulle utenze domestiche, le aliquote sono queste:
1 componente: 1,57 euro aliquota variabile – 106,65 euro aliquota fissa = 263,65 euro.
2 componenti: 1,86 euro aliquota variabile – 178,14 euro aliquota fissa = 364,14 euro.
3 componenti: 1,87 euro aliquota variabile – 206,30 euro aliquota fissa = 393,30 euro.
4 componenti: 1,87 euro aliquota variabile – 259,44 euro aliquota fissa = 446,44 euro.
5 componenti: 1,73 euro aliquota variabile – 292,86 euro aliquota fissa = 465,86 euro.
6 o più componenti: 1,60 euro aliquota variabile – 332,92 euro aliquota fissa = 492,92 euro.
Le utenze commerciali, sono state suddivise in 29 categorie, così come per il settore domestico, per calcolare il tributo bisogna sommare tra loro le tariffe di quota fissa e variabile. Ecco, le previste suddivisioni operate: uffici, agenzie e studi professionali – negozi di abbigliamento, calzature, librerie, cartolerie, ferramenta – edicole, farmacie, tabaccai – parruchieri – carrozzerie, autofficine, elettrauto – ristoranti, pizzerie, mense – bar, pasticcerie; supermercati, alimentari.