Agenti della #Polizia di #Stato di Messina, con il coordinamento dei membri della #Divisione #Anticrimine della Questura, hanno effettuato mirati servizi di controllo nei confronti di soggetti sottoposti alla misura della prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza

ALL’ESITO DELL’ATTIVITÀ È STATO CONSTATATO CHE TRE SOGGETTI SOTTOPOSTI ALLA SORVEGLIANZA SPECIALE DI P.S. CON OBBLIGO DI SOGGIORNO, GIÀ GRAVATI DA PRECEDENTI CONDANNE PENALI, AVEVANO INSTALLATO PRESSO LE PROPRIE ABITAZIONI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA, CON TELECAMERE SU PIÙ PUNTI DI RIPRESA, NONCHÉ MONITOR E DISPOSITIVI DI CONTROLLO, IDONEI AD INTERCETTARE ED INDIVIDUARE, CON AMPIO MARGINE DI TEMPO, CHI SI STESSE RECANDO PRESSO LO STABILE, COMPRESI GLI EQUIPAGGI DELLE FORZE DI #POLIZIA CHE EFFETTUAVANO I PREVISTI CONTROLLI

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Agenti della #Polizia di #Stato di Messina, con il coordinamento dei membri della #Divisione #Anticrimine della Questura, hanno effettuato mirati servizi di controllo nei confronti di soggetti sottoposti alla misura della prevenzione della sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza.

All’esito dell’attività è stato constatato che tre soggetti sottoposti alla sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, già gravati da precedenti condanne penali, avevano installato presso le proprie abitazioni impianti di videosorveglianza, con telecamere su più punti di ripresa, nonché monitor e dispositivi di controllo, idonei ad intercettare ed individuare, con ampio margine di tempo, chi si stesse recando presso lo stabile, compresi gli equipaggi delle Forze di #Polizia che effettuavano i previsti controlli.

Esercitando le prerogative attribuite dal Codice Antimafia, il Questore di Messina, Annino Gargano, ha adottato tre provvedimenti che impongono il divieto di possedere o utilizzare, in tutto o in parte, qualsiasi apparato di comunicazione radiotrasmittente, radar e visori notturni, nonché qualsiasi altro apparato, mezzo o strumento comunque predisposto al fine di sottrarsi ai controlli di #Polizia.

Con i medesimi provvedimenti è stata, altresì, ordinata la rimozione degli apparati rilevati nel termine di sette giorni, decorso il quale è stata svolta opportuna attività di verifica dell’avvenuta ottemperanza a quanto prescritto.