Ha toccato dei cavi elettrici mentre era con i suoi amichetti nella zona della ferrovia ed è rimasto folgorato, sbalzato lontano di un paio di metri

È ACCADUTO INTORNO ALLE TRE DELLA NOTTE SCORSA A OPICINA, SUL CARSO TRIESTINO: IL PROTAGONISTA DELLA VICENDA È UN RAGAZZINO DI 14 ANNI CHE SI TROVAVA VICINO AI BINARI TRA ALCUNI VAGONI CON AMICI COETANEI

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Testo…, tratto da… www.ansa.it/friuliveneziagiulia!

Ha toccato dei cavi elettrici mentre era con i suoi amichetti nella zona della ferrovia ed è rimasto folgorato, sbalzato lontano di un paio di metri.

È accaduto intorno alle tre della notte scorsa a Opicina, sul Carso triestino: il protagonista della vicenda è un ragazzino di 14 anni che si trovava vicino ai binari tra alcuni vagoni con amici coetanei. Il ragazzino è stato poi portato in ospedale e le sue condizioni sono gravi. Non è ancora chiara la dinamica della vicenda, sulla quale sta indagando la polfer insieme agli agenti della polizia.

‘In stazione per paura dei cinghiali’
Il ragazzino rimasto folgorato dopo essere entrato in contatto con i cavi elettrici della ferrovia sarebbe entrato nella stazione di Villa Opicina, sul Carso triestino, dopo aver sentito alcuni rumori. Si trovava con altri tre amici, tutti della zona di Prosecco.

Secondo quanto avrebbero riferito i ragazzi agli investigatori che stanno indagando sulla vicenda, erano entrati nello scalo per paura di essere assaliti da alcuni animali selvatici, in particolare cinghiali. Non è ancora stato chiarito come il ragazzino, nato nel 2008, sia entrato in contatto con i cavi elettrici. Una delle ipotesi al vaglio è che sia salito fino in cima a un vagone merci. Gli amici avrebbero solo sentito un forte rumore e visto l’amico a terra. Il giovane ha riportato ustioni di terzo grado sul 15% del corpo e vari traumi.

Inizialmente portato all’ospedale di Cattinara, nel reparto di terapia intensiva, viene ora trasferito al nosocomio di Verona. La prognosi è riservata.