In programma la riqualificazione dell’opera artistica che rappresenta ciò che resta dell’antica “Casa delle meraviglie del cavaliere Giovanni Cammarata”, conosciuta anche come “Casa del Puparo”.
A seguito della firma da parte del sindaco di Messina, Federico Basile, di una convenzione trasmessa alla Regione Siciliana il 23 agosto 2024, la Ragioneria Centrale del dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ha approvato e finanziato, l’11 settembre, il progetto di restauro di Casa Cammarata, presentato dal Comune di Messina.
I lavori, che inizieranno a breve una volta conclusi gli iter burocratici, mirano a restituire alla comunità la “Casa del Cavalier Giovanni Cammarata” (Messina, 1914-2002). Il cavaliere Cammarata, muratore in pensione senza una formazione artistica ufficiale, a partire dal 1970 iniziò a decorare la sua abitazione a Maregrosso con opere originali e fantasiose.
Con un budget di 100.000 euro, finanziato dalla Regione grazie a un emendamento presentato dall’on. Antonio De Luca, il progetto redatto dall’architetto Carmelo Celona prevede la riqualificazione dell’opera artistica, oggi ridotta a rudere, conosciuta come “Casa delle meraviglie del cavaliere Giovanni Cammarata”. I lavori includeranno il restauro delle opere d’arte, una musealizzazione multimediale dell’intera produzione dell’artista outsider e la messa in sicurezza di due vani destinati a ospitare un piccolo museo multimediale. Sarà inoltre installato un sistema di protezione delle opere dagli agenti atmosferici.
L’intervento sarà suddiviso in due fasi:
- la prima fase, finanziata con i 100.000 euro stanziati dalla Regione per il 2024, si concentrerà sul restauro delle opere, la messa in sicurezza dei locali e la creazione di un’esperienza museale multimediale dedicata all’opera di Cammarata;
- la seconda fase, prevista successivamente, riguarderà la costruzione di una copertura per proteggere le opere restaurate, limitando il degrado e la crescita della vegetazione infestante.
A lavori ultimati, Casa Cammarata verrà inserita tra gli attrattori culturali e turistici della III Municipalità, che ha collaborato attivamente con il Comune per il recupero e la valorizzazione di questo patrimonio artistico.