L’Ucraina si è risvegliata stamani sotto l’attacco finale delle truppe russe: si moltiplicano i bombardamenti sul Paese, con le sirene d’allarme che dall’alba hanno squarciato il silenzio surreale delle città di Rivne e Lutsk, mentre si combatte in queste ore nelle strade delle varie cittadine ucraine

E' STATO FITTO IL BOMBARDAMENTO..., ATTUATO DAI RUSSI NELLA CAPITALE KIEV

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Articolo…, tratto da… www.leggo.it!

L’Ucraina si è risvegliata stamani sotto l’attacco finale delle truppe russe: si moltiplicano i bombardamenti sul Paese, con le sirene d’allarme che dall’alba hanno squarciato il silenzio surreale delle città di Rivne e Lutsk, mentre si combatte in queste ore nelle strade di Kharkiv, la seconda principale città ucraina, che questa mattina è stata invasa dalle forze russe. Un palazzo residenziale di Bucha è stato colpito da un missile russo, dove sono in corso pesanti combattimenti. Fitto il bombardamento sulla capitale Kiev, mentre una delegazione russa è a Gomel (in Bielorussia) per colloqui con l’Ucraina. Lo ha confermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. «Una delegazione composta da rappresentanti del ministero degli Esteri, del ministero della Difesa e di altre agenzie, compresa l’amministrazione presidenziale, è arrivata in Bielorussia per colloqui con gli ucraini», ha detto Peskov. «Saremo pronti per iniziare questi colloqui a Gomel», ha aggiunto.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky tuttavia esclude che i colloqui possano avvenire in Bielorussia: i negoziati tra ucraini e i russi «avrebbero potuto svolgersi» a Minsk se Mosca non ci avesse attaccato dalla Bielorussia, ha detto Zelensky aggiungendo che Kiev resta disponibile ai colloqui in altri luoghi dai quali non sono state lanciate aggressioni all’Ucraina.

È stata «una notte brutale» quella appena trascorsa – ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – «i russi stanno attaccando qualsiasi cosa, comprese le ambulanze». I russi, ha aggiunto Zelensky, «stanno attaccando le zone civili» dove non ci sono infrastrutture militari.

Zelensky: «È genocidio. Sconfiggeremo Putin come abbiamo fatto con Hitler»
«Gli attacchi della Russia alla popolazione civile e alle infrastrutture hanno le caratteristiche di un genocidio e meritano un tribunale internazionale». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky nel suo nuovo discorso video.

«Insieme abbiamo sconfitto Hitler e sconfiggeremo anche Putin»: lo ha dichiarato oggi in un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, invitando i cittadini «stranieri» ad unirsi all’Ucraina per difendere il Paese. «Stranieri disposti a difendere l’Ucraina e l’ordine mondiale insieme alla Legione Internazionale di Difesa Territoriale dell’Ucraina, vi invito a contattare le missioni diplomatiche straniere dell’Ucraina nei vostri rispettivi Paesi – recita il tweet -. Insieme abbiamo sconfitto Hitler, e sconfiggeremo anche Putin».

«Pronti a dialogare a Varsavia, Bratislava, Budapest, Istanbul, Baku»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto di essere pronto a dialogare in qualsiasi Paese dal quale non partano attacchi verso l’Ucraina. Non in Bielorussia, dunque, dove è arrivata una delegazione russa pronta ai negoziati, ma da dove anche stamattina è partito un missile verso Kiev. «Certo, vogliamo la pace. Vogliamo incontrarci, vogliamo la fine della guerra. Varsavia, Bratislava, Budapest, Istanbul, Baku. Queste le città che abbiamo offerto alla parte russa», ha detto Zelensky. «Qualsiasi altra città va bene, qualsiasi paese dove i missili non volano. Questo è l’unico modo per negoziare onestamente e porre fine davvero alla guerra», ha aggiunto. Zelensky ha spiegato che Minsk è stata scelta come possibile piattaforma per i negoziati non dall’Ucraina o dalla Bielorussia, ma dalla leadership russa. «Se non ci fossero azioni aggressive dal tuo territorio, potremmo parlare a Minsk, nella tua città. Quando eri neutrale, abbiamo parlato a Minsk», ha detto Zelensky rivolgendosi al popolo bielorusso.

Bombe su Kiev
I media ucraini danno notizia di bombe su Kiev, dove è scattato un nuovo allarme aereo: colpito un sito di rifiuti radioattivi alle porte della capitale ucraina. Non solo: a seguito del bombardamento russo sul deposito petrolifero di Vasylkiv, a Kiev, le autorità cittadine hanno avvertito che il sito in fiamme sprigiona fumi tossici e invitato i residenti, per lo più già al riparto nei rifugi, a chiudere le finestre. Lo riferiscono i media ucraini. L’incendio è visibile anche da Kiev, a circa 40 km di distanza. I servizi di emergenza non possono spegnere le fiamme a causa del fuoco nemico e si teme un disastro ambientale.

«Senza questo esercito e senza il nostro popolo, l’Europa non sarà mai al sicuro. Senza di noi l’Europa semplicemente non esisterà». Lo ha scritto il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov su Facebook, che ha lodato i soldati, la polizia, i medici e tutti i cittadini che hanno preso le armi e hanno condotto «una resistenza di 72 ore. Il mondo non ci credeva. Il mondo dubitava. Ma noi siamo rimasti qui. Abbiamo continuato a combattere l’occupante russo. Abbiamo dimostrato al mondo che non abbiamo paura della Russia, siamo forti e li respingiamo», si legge in un suo post di Twitter. Reznikov ha quindi chiesto che «il sostegno all’Ucraina deve essere più forte. La vostra sicurezza dipende da noi». Su Facebook, il ministro ha detto che «molti hanno vinto la paura e hanno osato sfidare il Cremlino».

Ucraina, la diretta
Ore 11.40 – Onu: «64 civili uccisi in Ucraina e centinaia di feriti». Almeno 64 civili sono stati uccisi da quando la Russia ha invaso l’Ucraina e oltre 170 sono rimasti feriti, secondo un bilancio dell’Onu. In totale sono state colpite 240 persone, 64 delle quali sono morte, secondo l’Onu, inoltre i danni alle infrastrutture civili hanno privato centinaia di migliaia di persone dell’accesso all’elettricità o all’acqua. Centinaia di case, prosegue l’Onu, sono state danneggiate o distrutte, mentre ponti e strade danneggiati dai bombardamenti hanno lasciato alcune comunità tagliate fuori dai mercati.

Ore 11.33 – Germania, Austria, GB, Slovenia e altri Stati europei chiudono lo spazio aereo ai voli russi. La Germania chiude il suo spazio aereo ai velivoli russi. Lo rende noto il ministero dei trasporti tedesco. IL nuovo regime cale da domenica alle 15.