“Nell’ultimo periodo, la città di Asti è stata al centro di sviluppi significativi, con il Prefetto Claudio Ventrice che ha assunto il controllo della situazione, avendo a disposizione l’intera documentazione, compresa la Comunicazione in Questura della Signora Rosa, protocollata anche da altre Questure in Italia”. Lo scrive in una nota odierna, Gaetano Campolo, CEO della Home Restaurant Hotel con sede a Reggio Calabria.
Aggiunge Campolo: “abbiamo il dovere di informarla che la nostra affiliata è stata oggetto di abusi di potere da parte di autorità non competenti nel settore Home Restaurant, tra cui Asl e Polizia locale. La nostra affiliata è stata vittima di abuso di potere e mancanza di supporto da parte della Questura e dei Carabinieri, che hanno rifiutato di accogliere la Denuncia (abbiamo prove foto e audio della presenza della signora in Questura con testimoni)”!
Campolo, ha dichiarato che: “dalla figura del Prefetto di Asti ci si aspetta chiarezza sulla vostra situazione cittadina, con particolare attenzione a controlli mirati verso aziende illegali, come Le Cesarine, precedentemente segnalate e protette dalle Autorità di Asti. L’obiettivo è garantire la legalità nel settore Home Restaurant non solo ad Asti, ma in tutte le province interessate da notizie false legate al presunto sistema massomafioso di stampo lobbistico”.
Campolo, ha sottolineato che: “Asti potrebbe rappresentare il punto di partenza per un cambiamento radicale nella legalità del settore Home Restaurant, estendendosi a tutte le province dove false informazioni hanno dominato il panorama. Infine, il CEO ha annunciato che gli avvocati sono a disposizione della signora Rosa, affiliata della Home Restaurant Hotel, per depositare quanto accaduto in procura. L’attesa è ora rivolta al Prefetto Claudio Ventrice, affinché, nel pieno delle sue funzioni, timbri la comunicazione ufficiale della loro associata, discriminata dalla Polizia di Stato di Asti e dai Carabinieri della sezione di Canelli”.