Non ci sono certezze, sugli orientamenti decisi dai principali membri di Fratelli d’Italia in merito alle azioni da intraprendere per fare pulizia tra le fila del Partito in Sicilia, dove negli scorsi giorni è venuta alla luce l’inchiesta dei magistrati della Procura della Repubblica di Palermo con l’ipotesi di reato di Corruzione a carico del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e dell’assessora regionale al Turismo Elvira Amata.
Le risposte, dovrebbero giungere dagli esiti dei vari incontri romani tenutisi nelle ore scorse: nel sodalizio fondato e guidato da Giorgia Meloni la Regione Siciliana ha un ruolo strategico anche in considerazione degli esistenti equilibri con Forza Italia che ha un orientamento espansivo al Centro della Politica italiana.
Per i responsabili del Gruppo Meloniano, la gestione disinvolta (dei fondi destinati al Turismo) emersa dalle Inchieste della magistratura palermitana rappresenta un motivo di imbarazzo sia per tutto il #centrodestra che l’impossibilità di contrastare le critiche provenienti da esponenti del #centrosinistra e dell’opposizione che non hanno perso tempo per attaccare la maggioranza.
Da Roma…, in Fratelli d’Italia i componenti seguono con apprensione le novità giudiziarie delle Indagini che coinvolgono il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno (pupillo di Ignazio La Russa) ed Elvira Amata (assessora regionale al Turismo), vicina a Manlio Messina (l’ex capogruppo catanese alla Camera dei deputati… considerato il fautore abbastanza palese, dei movimenti che negli ultimi anni hanno consentito a #FdI di gestire la cassaforte del settore Turistico nell’Isola).
