“Quel bacio sprezzante indirizzato da Salvini ai manifestanti giunti a contestarlo ha il carattere del paternalismo coloniale di chi disprezza le comunità locali”

LO HANNO SCRITTO NELLE ORE SCORSE, SULLA LORO OMONIMA PAGINA FACEBOOK... 'NO PONTE' I RESPONSABILI DI QUESTO SPAZIO PRESENTE SUL FAMOSO SOCIAL NETWORK... PER ANNUNCIARE LA ODIERNA MANIFESTAZIONE PREVISTA ALLE 18.00 A PIAZZA CAIROLI... PER CONTESTARE LA COSTRUZIONE DEL 'PONTE SULLO STRETTO'

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“Quel bacio sprezzante indirizzato da Salvini ai manifestanti giunti a contestarlo ha il carattere del paternalismo coloniale di chi disprezza le comunità locali”. Lo hanno scritto nelle ore scorse, sulla loro omonima Pagina Facebook… ‘No Ponte’ i responsabili di questo Spazio presente sul famoso Social Network… per annunciare la odierna manifestazione prevista alle 18.00 a Piazza Cairoli… per contestare la costruzione del ‘Ponte sullo Stretto’.

Continua così il testo pubblicato:

  • “Protetto dalla corte scodinzolante, sempre presente ai piedi del potere, e da bodyguard a tanto al chilo, Salvini ha enunciato ieri le solite banalità sul Ponte, che elargisce da quando, nel 2023, ha resuscitato questa minaccia per il nostro territorio. Gli ingegneri dicono che qualora si ripetesse a Messina un sisma simile a quello del 1908 fra le pochissime strutture che rimarrebbero in piedi ci sarebbe il Ponte, ha detto ieri (mercoledì – Nota di Redazione) Salvini a Messina”;
  • “Basterebbe questo per definire una follia impiegare 14 miliardi di euro per il manufatto d’attraversamento piuttosto che mettere in sicurezza sismica gli edifici delle nostre città. La contestazione spontanea svoltasi davanti al ristorante che si è prestato allo spettacolo messo in piedi dal ministro è solo l’annuncio della manifestazione di sabato”;
  • “Le adesioni, intanto, si moltiplicano e nell’area dello Stretto si avverte la sensazione di essere alla viglia di un grande evento. Vediamoci il 9 agosto a Piazza Cairoli alle 18.00… facciamo sentire tutta la nostra indignazione. Facciamo sentire tutta la nostra rabbia”.