I centri di prima accoglienza, sono luoghi, mai stati immuni da polemiche, quello più attenzionato di tutti, si trova sicuramente a Mineo, in provincia di Catania. Il Parlamento, ha istituito un’appossita Commissione ispettiva, denominata: “Cie-Cara”.
I commissari più attivi, in seno all’organismo d’indagine avviato dalla politica, sono gli appartenenti al Movimento Cinque Stelle, che scrivono: “al centro di prima accoglienza di Mineo si fa la tratta di uomini, si spaccia droga, si violano i diritti dei migranti, chiedendosi cosa aspetti il governo per chiuderlo immediatamente”.
Proseguono, i deputati grillini: “che dice il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, forse c’entrano i problemi del suo partito con la vicenda confluita nell’inchiesta Mafia capitale?”. Dopo una visita ispettiva al Cara, gli esponenti pentastellati, hanno portato a conoscenza della Commissione, le evidenze e le risultanze emerse grazie alla loro attività.
Non viene avanzato alcun dubbio, circa la necessità immediata di chiudere il centro, ciò è del tutto chiaro anche grazie alle parole del deputato Gelli, componente del PD e presidente della commissione parlamentare d’inchiesta, intervenuto a margine dell’audizione dei Procuratori della Repubblica di Catania e Caltagirone.
I parlamentari M5S, esprimono infine tale pensiero: “si deve fermare quest’area di immunita all’interno del territorio italiano dove accadono palesi reati. Viene prima la sicurezza dei cittadini, essa va difesa e preservata al di sopra di qualsiasi altro interesse”.