A “Medicina 33 del Tg2”, si è trattato un importante tema: “Figli contesi e Alienazione Parentale. Il rischio di doversi alleare con uno dei due genitori. Figli contesi che diventano terreno di scontro per un rapporto finito male”.
Ospite del programma, è stata la dottoressa Marilena Mazzolini Marilena (psicologa, psicoterapeuta psicoanalitica dell’età evolutiva, perito presso il Tribunale dei Minori).
Rispondendo alle domande, la dottoressa in relazione ai rischi che può correre un minore conteso ha affermato: “il bambino conteso interiorizza soprattutto la qualità della relazione che c’è tra i due genitori. Una relazione molto violenta, molto conflittuale viene interiorizzata dal bambino che produrrà degli effetti tremendi negli anni successivi quando dovrà fare una scelta di partner”.
E comunque c’è una lacerazione interna importante, in genere i figli sono collocati dalla madre: “il genitore collocatario è il genitore che può incidere e incide di fatto di più nella relazione che il figlio può avere con il genitore non collocatario; perchè più presente e perchè è una quotidianeità e un intimità che fa si che l’altro genitore venga costruito, ricamato, cucito nella mente del bambino tutti i giorni in tutti i momenti, nei momenti più intimi. E questo da un enorme potere al genitore collocatario”.
“Denigrare l’altro genitore significa costringere il bambino a denigrare una parte di se stesso, perchè l’altro genitore è a tutti gli effetti una parte del bambino; un danno enorme che il genitore collocatario deve riconoscere che il bambino è rappresentante anche di quel marito o di quella moglie di cui ti sei voluto liberare. Un dolore enorme nel bambino, una lacerazione, ed una perdita di una parte di se”.