L’Etna è tornato a dare spettacolo da ieri, con emissioni eruttive visibili da tre fratture una posizionata a Sud-Est, l’altra a Nord-Est e l’ultima la cosiddetta Bocca Nuova. Da lunedì 24 dicembre, si sono susseguite 750 scosse di terremoto in poco più di 24 ore, con una avente magnitudo 4.3. Il Vulcano, ha ripreso la sua attività stromboliana producendo una nube ci cenere e lapilli che l’intensa ventilazione Ovest-NordOvest esistente in quota ha disperso verso il Mar Ionio e la Città di Catania.
Gli esperti vulcanologi, hanno sottolineato che la situazione non si è ancora stabilizzata avendo riguardo alla nuova eruzione laterale, la prima che si verifica dopo quasi 11 anni. Attualmente, dall’apertura lunga due chilometri, originatasi in prossimità del cratere di Sud-Est esce una colata lavica che si dirige verso la valle del Bove, una notevole depressione erosiva costituitasi quasi 10mila anni fa tramite un collasso del terreno circostante. Le emanazioni in aria, sono visibili da alcune località della Provincia di Messina come Giardini Naxos e Taormina.