Dalla Benemerita, un comunicato per evidenziare due importanti azioni per riportare la Giustizia, ove si specifica: “i carabinieri della Stazione di Gioiosa Marea, nell’ambito dell’attività di prevenzione nel contrasto dei reati in genere, nella serata di giovedì, hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di estorsione continuata un ragazzo di origine tunisina, classe 1999”.
“I militari, del centro gioiosano, mentre effettuavano un mirato servizio di osservazione, hanno visto sopraggiungere il ragazzo di origine tunisina a piedi che, avvicinatosi ad altra persona con cui aveva appuntamento, dietro persistenti minacce verbali di morte, si faceva consegnare dalla stessa una banconota da 100 euro, verosimilmente utile ad acquistare stupefacente. Gli appartenenti all’Arma, intervenuti prontamente, lo traevano in arresto per estorsione continuata. Il giovane, dopo le formalità di rito, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Patti, è stato condotto presso il rispettivo domicilio dove è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida che si terrà presso il locale Tribunale”.
“L’attività di prevenzione dei reati da parte dei militari della predetta Stazione, continua incessante, infatti qualche giorno prima, i carabinieri hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce un uomo sorpreso nell’atto di minacciare e usare violenza nei confronti dei suoi genitori, allo scopo di farsi consegnare del denaro. L’uomo arrestato veniva identificato in A. R., nato a Messina, cl. 1990, con precedenti di polizia”.
“L’Aiello, al termine dell’udienza di convalida, che si è tenuta con rito direttissimo, presso il Tribunale di Patti, è stato condotto presso il rispettivo domicilio, successivamente sottoposto al regime degli arresti domiciliari. L’uomo, nella circostanza, ha comunque mantenuto un atteggiamento minaccioso ed aggressivo, motivo per cui è stato nuovamente tratto in arresto, in esecuzione di misura cautelare che ne ha disposto gli arresti presso la casa circondariale di Messina Gazzi”.
“Si porta dunque avanti, senza sosta, l’attività di contrasto ai reati in genere dei carabinieri della Compagnia di Patti che, attuando le direttive del Comando Provinciale di Messina, stanno profondendo nel settore grande impegno in termini di uomini e mezzi impiegati”.