Una conferenza stampa, decisa per spiegare i motivi del loro voto favorevole, al bilancio di previsione 2015. L’iniziativa, è stata voluta da dieci consiglieri che hanno votato positivamente l’atto economico del Comune di Messina.
Giuseppe Trischitta, Francesco Pagano, Carlo Cantali, Pierluigi Parisi, Benedetto Vaccarino, Carlo Abbate, Giovanna Crifò, Elvira Amata, Pio Amadeo, Giuseppe Santalco (gli ultimi 5 assenti giustificati alla conferenza per i rispettivi motivi personali), hanno specificato di essere distanti dall’Amministrazione, tranne che in particolari circostanze come quelle inerenti i provvedimenti di natura contabile.
Vero protagonista dell’incontro, è stato il capo gruppo in Consiglio comunale, di Forza Italia, Pippo Trischitta, che ha ribadito: “Per noi, il parere fondamentale è quello dei revisori dei conti. In presenza, di un visto positivo al bilancio da parte dell’organo di revisione, abbiamo sempre votato a favore e continueremo a farlo”.
“Per salvare Messina dal dissesto, siamo pronti a votare ogni atto contabile, ma anche se fosse necessario a portare sulle nostre spalle, Accorinti fino a Roma. Il nostro voto in favore del bilancio 2015, è un atto di responsabilità, che non può qualificarci quali stampelle del sindaco. Lo avremmo fatto, con qualsiasi primo cittadino avesse rappresentato la città”.
Secondo, Trischitta: “Milano, Roma e Torino, hanno miliardi di debiti, nessuno però chiede il dissesto in modo insistente, come avviene per Messina. Tutti i consiglieri, sono concordi con il ritenere che una comunità con il marchio del dissesto economico, darebbe di se, sia in Italia che in Europa, una grave immagine, specie con l’eventuale verificarsi di eventi, come il distacco delle utenze elettriche o telefoniche di Palazzo Zanca”.
Nei mesi scorsi, la consigliera Nora Scuderi, è transitata nel gruppo “Felice per Messina”, benché eletta nella lista “Il Megafono”, oggi si trova insieme ai suoi colleghi autodefinitisi -responsabili-. Il giorno del voto, la Scuderi era assente dall’aula, ma in precedenza si era più volte espressa per il sì.
Anche Cantali, Pagano, Vaccarino e Parisi, con i propri interventi, hanno voluto chiarire i diversi motivi che li hanno condotti ad un’approvazione che alla fine ha fatto registrare 14 voti favorevoli su 40 consiglieri.
I colleghi, intervenendo, non hanno mancato di far notare come il clima di quei giorni fosse carico di tensione e di pressione psicologica, che a dire il vero, ha caratterizzato tutti i mesi nei quali si è atteso che l’Amministrazione portasse in aula il previsionale, cosa accaduta con un anno di ritardo.