Il consigliere comunale di Messina, Libero Gioveni, interviene sul tema delle politiche di edilizia scolastica, in merito afferma: “che non si versino ora lacrime di coccodrillo e si faccia un serio esame di coscienza. Troppo semplice adesso (seppur occorrerà farlo se necessario), chiudere una o più scuole senza un più che opportuno mea-culpa da parte di chi ha contribuito a determinare simili estreme decisioni che chiaramente penalizzeranno centinaia di famiglie messinesi!”

“E’ un fiume in piena il consigliere comunale Gioveni, per l’immobilismo dimostrato in questi 3 anni da parte dell’attuale Amministrazione nella gestione dell’edilizia scolastica, dopo le dichiarazioni di fuoco del dirigente della D.T.L. di Messina ingegnere Sciacca che parla di chiusura di alcuni plessi, come la scuola Ettore Castronovo di Bordonaro”.

“L’esponente uddiccino, ringrazia Sciacca per essersi fatto promotore con l’ordine degli ingegneri dell’importante lavoro di screening strutturale dei plessi scolastici a garanzia della sicurezza degli alunni e del personale scolastico, ma contesta la superficialità di Palazzo Zanca con la quale si sono affrontate le tante emergenze, anche in tema di intercettazione di risorse che potessero avviare un’adeguata programmazione”.

“E’ chiaro: “a fronte di un rischio concreto per la sicurezza, che ben venga la chiusura di uno o più plessi, ma ci si rende conto – si chiede il consigliere – dei gravissimi disagi che tale drastica decisione comporterà? Ecco perché, tutto questo non può passare inosservato o in cavalleria”.

“Nell’attesa di ricevere risposta ufficiale, alla mia interrogazione del 31 agosto scorso relativa alla sicurezza antisismica nei nostri 120 plessi, non si può non evidenziare il fatto che non sono soltanto le problematiche antisismiche a pendere come la più classica delle spade di Damocle sulle teste dei nostri ragazzi, ma anche la problematica più volte sollevata in aula da parte del sottoscritto relativa alla vicina scadenza, fissata al 31 dicembre 2016, della proroga concessa nel dicembre scorso dal Governo alla Legge 128/2013″.

“La normativa, obbligava tutte le scuole a produrre i CPI (certificati di prevenzione incendi), pena la chiusura totale dei plessi o il ridimensionamento della loro capienza a non più di 100 alunni con il conseguente avvio dei doppi turni, problematica rispetto alla quale l’Amministrazione, anche in questo caso, non ha ancora dato le giuste rassicurazioni con l’avvio delle consequenziali azioni risolutorie”.

Prosegue, il politico: “sull’adeguamento delle nostre scuole e non solo (basti pensare alla storia dell’assenza dei riscaldamenti e del servizio mensa) questa Amministrazione, retta (occorre ricordarlo sempre) da un sindaco insegnante (fatto questo che non può non costituire un’aggravante) ha fatto solo spallucce”.

Conclude, Gioveni: “non mi basta più, a questo punto l’audizione dell’assessore e del dirigente al ramo già convocati nella prossima Commissione lavori pubblici di giovedì 8 settembre per discutere della problematica. Deve presentarsi, anche il sindaco Accorinti che, così come avvenuto in aula sulla questione dei rifiuti, dovrebbe anche in questo caso chiedere scusa alle famiglie messinesi e ai suoi colleghi docenti, i quali sicuramente si ritroveranno ad affrontare quest’anno una delle più difficili stagioni scolastiche della storia messinese”.