Per Rossana Carrubba, la segretaria generale di Palazzo Zanca il Contratto di Servizio della Messina Social City è sbagliato

LO HA RIFERITO IERI, DURANTE LA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE, RISPONDENDO AL CONSIGLERE NELLO PERGOLIZZI DI LIBERAME

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Per la dottoressa Rossana Carrubba, segretaria generale di Palazzo Zanca il Contratto di Servizio della partecipata Messina Social City è sbagliato, perchè difforme, da quello che il Consiglio Comunale ha approvato. La Carrubba, lo ha riferito ieri all’Aula.

Il consigliere LiberaMe, Nello Pergolizzi ha sollevato i problemi della nuova Agenzia sui Servizi Sociali: “errori gestionali, stipendi ai dipendenti -sballati- e utenza insoddisfatta”.

Sempre la Carrubba ha affermato sulla responsabile del Dipartimento Politiche Sociali, Loredana Carrara: “reputo sostanziali le modifiche apportate dal dirigente in sede di sottoscrizione del Contratto e non corretta la sua condotta amministrativa”.

Ed inoltre: “la dirigente ha agito con -incompetenza relativa-… non era cioè competente ad apportare quelle modifiche. Il dirigente ha commesso un errore, non vi è dubbio, adesso bisogna tutelare l’Ente; senza la ratifica, nell’interesse di questo e per il corretto operato dell’Azienda, il Contratto sarebbe nullo“.

Sostanzialmente, come ha spiegato dettagliatamrnte la segretaria, è successo che: la Carrara ha modificato l’impostazione dell’atto allora prodotto dal Consiglio e trasferito all’Azienda solo i Servizi gestiti in appalto fino al 28 febbraio scorso. Per istituire e trasferire all’Azienda un altro Servizio, socio-assistenziale ad esempio, e sempre che si abbiano le risorse, si dovrà quindi tornare al vaglio del Consiglio Comunale.

Concludendo: “il dirigente avrebbe dovuto descrivere nel contratto tutti i Servizi Sociali potenzialmente attribuibili all’Azienda e poi individuare quelli concretamente trasferiti a quella data. Ora è necessaria la ratifica da parte del Consiglio dell’operato del dirigente, che ha agito con “incompetenza relativa” – continua – il dirigente non era competente ad apportare quelle modifiche e l’organo competente del caso, il Consiglio Comunale appunto, deve avallare la sua azione con effetto retroattivo. Si sanerebbe così il vizio dell’azione amministrativa del dirigente dalla data di sottoscrizione del Contratto, il 13 marzo, rispetto alla data di affidamento dei servizi all’Azienda, l’1 dello stesso mese. Ma tutto cio’, non metterebbe al riparo il Municipio e la MSC, da possibili ricorsi al Tribunale amministrativo regionale”.