«Ma perchè un alto dirigente che ha lasciato la città da qualche anno decide di candidarsi a sindaco?»

LO HANNO CHIESTO A MAURIZIO CROCE (IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA DI MESSINA) I GIORNALISTI DELLA GAZZETTA DEL SUD, IN UNA INTERVISTA PUBBLICATA NELLE SCORSE ORE

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«Ma perchè un alto dirigente che ha lasciato la città da qualche anno decide di candidarsi a sindaco?». Lo hanno chiesto a Maurizio Croce (il candidato del centrodestra di Messina) i giornalisti della Gazzetta del Sud, in una intervista pubblicata nelle scorse ore.

Continua così il testo:

  • Dalla redazione: «Sembrava poter avere altre prospettive»;
  • Risposta: «È una decisione che ho preso in un momento molto difficile. A febbraio ho perso mia madre e questo mi ha dato una forte ragione morale e d’amore per poter riprendere un filo interrotto nel 2008, quando fu invece la morte di mio padre a convincermi di andare via. È il cerchio della vita che si chiude»;
  • Domanda: «Croce, lei ha detto che il Pnrr è il nostro salvadanaio per il futuro…»;
  • Replica: «E qui veniamo al motivo concreto della mia candidatura. Da 12 anni intercetto, progetto e spendo i fondi extrabilancio per la pubblica amministrazione. Posso garantire di riuscire a realizzare le opere, perché ho dimostrato di saperlo fare. Li spenderei, in primis, sull’affaccio a mare, da Capo Peloro alla Zona Falcata, perché questa città ha bisogno di un’identità e il mare, e perché no anche il ponte, possono essere degli attrattori straordinari».