Maria Adriana, figlia di Maurizio Cerrato, ucciso a Torre Annunziata in un agguato avvenuto dopo una lite per un parcheggio: «Si è fatto ammazzare per me, è un eroe»

«SPOSTEREI ANCORA QUELLA SEDIA, ANCHE MIO PADRE LO AVREBBE FATTO»

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Articolo…, tratto da… www.stylo24.it.

“Non l’accettavo, voi sembra giusto occupare un posto in modo illegale? Ho reagito? L’avrebbe fatto anche mio padre, lui questa cosa me la faceva sempre notare”. Così, durante una conferenza stampa davanti alla sede della Procura oplontina, Maria Adriana Cerrato, figlia di Maurizio Cerrato, ucciso lunedì sera con una coltellata al petto lunedì sera a Torre Annunziata (Napoli), in via IV Novembre, dopo un agguato che è stato la conseguenza di una lite proprio per quel parcheggio. Un omicidio per cui sono state fermate dai carabinieri quattro persone. Per tre di loro sono emersi precedenti penali significativi.

“Non l’ho accettata e non l’accettate nemmeno voi. Non buttiamo più una carta per terra solo perché il cestino è lontano. Pensate e reagite, altrimenti il cambiamento non ci sarà mai. Avete paura? Si supera. Io di paura non ne ho più”.

“Mio padre – ha aggiunto Maria Adriana – si è fatto ammazzare per me, è stato un eroe. Aveva sempre detto che si sarebbe fatto ammazzare per le sue figlie e l’ha detto anche quel giorno. Non avrebbe trovato modo migliore per andarsene. Sono tanto forte in questo momento. Continuerò a combattere: non mi possono togliere più nulla, mi hanno già tolto il mio cuore”.

La moglie di Maurizio Cerrato: gli assassini non meritano le nostre parole, sono solo dei vigliacchi

Con lei anche la madre, Tania Sorrentino: “Il nome di mio marito non lo devono dimenticare mai. Queste persone non meritano nulla: non il mio fiato, non il mio perdono. Mia figlia di 7 anni crescerà senza il padre, l’altra a 20 anni ha dovuto vivere una cosa che non auguro a nessuno: il perdono è impossibile”.

Le indagini non sono state agevolate dal clima di omertà attorno alla vicenda. “L’omertà ci sarà sempre, ma le cose possono cambiare anche perché le persone per bene non sanno nemmeno cosa sia l’omertà. Noi non giudichiamo nessuno: nemmeno Maurizio l’avrebbe fatto e noi non lo faremo mai”.

E a chi chiede loro degli aggressori rispondono: “Non sentiamo di dire a loro niente, non meritano le nostre parole, sono solo vigliacchi. Mio marito non l’avrebbero mai ammazzato se non fosse stato da solo. Ci volevano quattro di loro, ci volevano le armi”.

“Sentiamo di dire grazie a chi ci sta vicino e alle forze dell’ordine che hanno lavorato giorno e notte. Abbiamo trovato persone umane, ma non abbiamo mai dubitato di questo, sin dal primo momento”. “Lui non ha avuto paura e non c’è l’ho nemmeno io. Non avrò mai paura. A chi ha paura chiedo di reagire, di non temere, di parlare. Al posto di mio marito – prosegue Tania Sorrentino – o di mia figlia, ci potevano essere loro. Tutti sono in tempo per poter cambiare, per capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Torre Annunziata deve cambiare perché così non possiamo andiamo avanti”.

Il legale della famiglia: Maria Adriana reclamava un diritto di tutti

“La figlia di Maurizio Cerrato reclamava un diritto di tutti. Il cambiamento è questo: insegnare ai propri figli come vivere nella legalità”. Afferma Giovanni Verdoliva, l’avvocato della famiglia Cerrato. “La pronta risposta dei carabinieri e della Procura dice proprio questo – prosegue il legale – se si ha fiducia nella legge, nel rispetto delle regole, la risposta ci sarà sempre. Oggi c’è tanta rabbia, tanta indignazione ma lasciatemelo dire anche un pizzico di soddisfazione”.

Il sindaco di Torre Annunziata: grande soddisfazione per gli arresti

“Apprendo con enorme soddisfazione la notizia dell’arresto, da parte dei carabinieri del comando provinciale di Napoli, di quattro persone ritenute responsabili dell’omicidio del nostro concittadino Maurizio Cerrato, avvenuto lo scorso 19 aprile”. A parlare è il sindaco di Torre Annunziata (Napoli) Vincenzo Ascione. “A nome dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità cittadina – prosegue il primo cittadino – rivolgo il mio ringraziamento alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata e alle donne e gli uomini dell’Arma per il meticoloso e incessante lavoro svolto durante le indagini, grazie al quale è stato possibile assicurare alla giustizia in tempi brevissimi i responsabili dell’efferato omicidio. Rinnovo la mia assoluta vicinanza ai familiari, la cui esistenza è stata stravolta per sempre quella maledetta sera di quattro giorni fa. Sono conscio del fatto che nessun arresto o condanna, che mi auguro sia esemplare, potrà mai alleviare l’indicibile sofferenza causata dall’assurda morte del loro amatissimo Maurizio”.