Colpo di scena nella vicenda della morte di Barbara Corvi, moglie di Roberto Lo Giudice: il Procuratore di Terni Alberto Liguori come anticipato ieri dal massmediologo Klaus Davi sulla sua pagina facebook, è riuscito ad ottenere la testimonianza di ben tre pentiti

I COLLABORATORI ACCUSANO I FRATELLI, DI AVERE COMMESSO L'OMICIDIO (DELLA DONNA) AVVENUTO IN CIRCOSTANZE MISTERIOSE NEL 2009

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Articolo…, tratto da… www.reggionews24.it.

Colpo di scena nella vicenda della morte di Barbara Corvi, moglie di Roberto Lo Giudice. Il Procuratore di Terni Alberto Liguori come anticipato ieri dal massmediologo Klaus Davi sulla sua pagina facebook https://www.facebook.com/klausdavi2/posts/1090220304807569 collaboratore del programma Mediaset “Fatti e Misfatti, è riuscito ad ottenere la testimonianza di ben tre pentiti che accusano i fratelli dell’omicidio della donna uccisa in circostanze misteriose nel 2009. I tre sono ben noti a chi si occupa di Ndrangheta si tratta di Nino Logiudice, Consolato Villanie Fabrizio Greve sentiti in questi mesi dalla Procura Umbra che ha in carico la vicenda.

Nella ordinanza si legge che: “il collaboratore di giustizia, Lo Giudice Antonino, soprannominato Nino, fratello degli odierni coindagati, rendeva dichiarazioni eteroaccusatorie sostenendo che nel corso di un incontro, tenutosi nel periodo agosto settembre 2010 a Reggio Calabria, apprende dal fratello Lo Giudice Roberto che, dopo la scomparsa della moglie, si era trasferito dal fratello Maurizio Lo Giudice. Sempre secondo che entrambi i fratelli, Maurizio e Roberto, erano coinvolti nella scomparsa di Barbara e che, per (questa ragione, Roberto si era trasferito a da Maurizio. Sembra addirittura che la circostanza relativa al loro coinvolgimento venne confermata da Roberto con un cenno confermativo del capo durante un incontro)”.