7.500 giorni, lontano dalle sue figlie

LA STORIA DI EMILIANO RUSSO, UN (PADRE CALABRESE), RACCONTATA OGGI NEL GIORNO DELLA FESTA DEL PAPA'

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Nella giornata della Festa del papà, di oggi 19 marzo, a Monte Citorio c’è stato un padre calabrese, Emiliano Russo che stringeva in mano una foto nella quale sono ritratte le sue figlie. Lui continua a combattere, per potere riabbracciare le bambine Demi e Dafne che non vede da 7.500 giorni.

Le minori, nel 2013, sono state sottratte illegalmente dalle madre che le ha portate con sè in Slovacchia. Da quel momnento per lui, è iniziato il calvario giudiziario… che non gli ha ancora consentito di avere un esito soddisfacente. Non puo’ contare infatti, sulle tutele che la Legge in Italia garantisce ad un genitore, deve invece soccombere alle decisioni ingiuste di uno Stato estero.

Emiliano in questo giorno particolare, ha deciso di recarsi a Roma ad un incontro tenuto dal senatore Simone Pillon, dove si è parlato proprio delle sottrazioni internazionali di minori. Per lui, quella odierna è una ricorrenza dal sapore ambivalente amaro perchè separato da 5 anni dalla prole, ma allo stesso tempo intriso di una speranza che lo porta a non arrendersi.

Questa, è un’altra delle battaglie del musicista originario di Limbadi che già nel 2017 si incatenò di fronte al Tribunale di Vibo Valentia in cerca di Giustizia. La sua azione odierna, è finalizzata a trasferire al Governo le sue istanze affinchè possano trovare ristoro in questa Istituzione, sperando che i rappresentanti in seno ad esso prendano dei seri provvedimenti.