Per un anno intero è stato costretto a sborsare molto denaro, pressato dalle richieste di un malvivente: questo è ciò che è capitato a un commerciante di Capo d`Orlando. Circa 800 euro tutti i mesi, poi pretese economiche sempre più esose.

La vittima così, si è trovata ad essere estorta di una cifra vicina ai 30.000 euro circa. Facendo l`amico o fingendosi tale, l`estortore dispensava consigli su come evitare problemi.

Il malfattore era divenuto una presenza costante in negozio, un giorno aveva un fare minaccioso, il seguente invece prometteva protezione e sicurezza dalla malavita locale. Nel tempo oltre le continue richieste di denaro, il titolare dell`esercizio commerciale ha dovuto cedere alla pretesa di non vedersi pagata la merce che il presunto amico portava via minacciando “ Vuoi rompere l’amicizia?”

Anche richieste aggiuntive sempre più consistenti, che hanno sfiorato diverse migliaia di euro in un’unica soluzione sono state avanzate dal malfattore nei riguardi dell`esercente. Per accreditarsi sempre di più, cercando di carpire la fiducia del malcapitato preso di mira, il malavitoso in un’occasione sostenne di aver evitato alla vittima una rapina mentre la stessa si recava in banca a versare del denaro.

A suo dire la rapina, fu sventata non andando a segno grazie a lui, che era riuscito ad intercedere presso la malavita locale, evitando quindi il verificarsi del gesto criminale.

Il cambiamento nel corso di questi fatti, è arrivato quando la vittima ha deciso di chiedere aiuto rivolgendosi alla Polizia di Stato. Gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza di Capo d’Orlando hanno dato avvio ad un’indagine che non ha lasciato alcun dubbio sull’estorsione in atto.

L`arrestato fra l`altro, è già noto alle forze dell`ordine, infatti ha precedenti per associazione finalizzata al traffico di droga. Attraverso il lavoro d’indagine, si sono ricostruite con precisione le visite in negozio, le conversazioni, le richieste di denaro ed ogni somma pagata.

Grazie al lavoro dei poliziotti dunque, oggi in tempi brevissimi si è potuta ricostruire l’intera vicenda, è stata eseguita l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Patti, su richiesta del Sostituto Procuratore. L’arrestato è stato accompagnato, presso la casa circondariale di Gazzi.