Lo ha scritto qualche giorno fa, sulla sua pagina Facebook, la giornalista Selvaggia Lucarelli: «ho “incrociato” Andrea Coffari, l’avvocato di Claudio Foti del Centro Hansel e Gretel coinvolto nei fatti di Bibbiano (è stato anche ai domiciliari), per la prima volta nel 2012. Lavoravo in radio, non erano ancora scoppiati i casi Veleno e Bibbiano e mandai in onda un audio sconcertante, senza minimamente immaginare che quella fosse solo la punta di un gigantesco iceberg. In quell’audio Coffari, ad un convegno, spiegava come aveva “addestrato” un bambino che aveva accusato il padre di abusi (e che non era stato ritenuto credibile) a fare una sceneggiata con gli assistenti sociali che lo volevano togliere alla madre».
«Il passaggio inquietante, inoltre, sta anche nell’interpretazione personale che Coffari dà ad una serie di segnali di disagio nel bambino… (per lui sono risultati di un abuso, per chi ha redatto le perizie evidentemente sono frutto di ben altri disturbi). Quella registrazione era sparita da tutti i siti, compreso quello della radio, ma io lo avevo conservato. Ascoltare questo breve audio e il felice orgoglio con cui Coffari proclama -Ho salvato un bambino- è piuttosto istruttivo su quello che è il metodo Coffari/Foti. E sempre più inquietante. -Fai i capricci come fai quando vuoi le figurine-».