Sono stati catturati nel giro di poche ore dalla Polizia Penitenziaria, in collaborazione con altre forze di Polizia e della Guardia Costiera, i due detenuti evasi ieri sera dal carcere di Barcellona Pozzo di Gotto. Il primo, Angelo Castronovo, 20enne di Palermo, è stato subito bloccato nelle vicinanze dell’Istituto di pena; il secondo, Emanuele Gallaro, 23enne, di Siracusa, è stato ccatturato in nottata congiuntamente dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia dell’Arma e dal personale della Polizia Penitenziaria. I due fuggitivi dovranno rispondere del reato di evasione.
L’arresto del primo evaso, è stato possibile grazie all’immediato intervento degli agenti della Polizia Penitenziaria che hanno subito lanciato l’allarme e diramato le ricerche, tanto che il giovane lo hanno prontamente bloccato e catturato non distante dalla Casa circondariale da parte di un operatore penitenziario libero dal servizio che lo ha riconosciuto e rincorso.
La cattura del secondo soggetto, è stata il frutto di una operazione interforze coordinate dalla dottoressa Federica Paiola, sostituto procuratore della Repubblica presso l’Ufficio Giudiziario della Città del Longano. Castronovo su richiesta specifica di chi lo ha intercettato ha fornito indicazioni utili al ritrovamento del compagno di fuga, evidenziando come potesse essere andato verso il mare. A questo proposito, gli appartenenti alle forze dell’ordine si dirigevano verso Calderà e Spinesante e dopo una breve ricerca individuavano il fuggitivo intimandogli di fermarsi, ma Egli si gettava in acqua. Immediatamente veniva allertata dai poliziotti circondariali, la Capitaneria di Porto di Milazzo, infatti la spiaggia fra la cittadina mamertina e quella barcellonese era assediata dal Nucleo subacquei dell’Arma, ma anche dai componenti del Nucleo Provinciale traduzioni e piantonamenti di Messina, inviato dall’Amministrazione carceraria di Palermo – Provveditorato Regionale.
Dopo qualche ora di presidio, l’uomo veniva avvistato in corrispondenza dello specchio acqueo di contrada Gronda da parte dei carabinieri e lo raggiungevano tramite una unità navale dell’Ufficio Circondariale marittimo mamertino per portarlo nella Comunità della Piana dove è giunto incolume ed è stato arrestato dai militari della Benemerita i quali lo hanno tradotto nuovamente in Carcere.