Con riferimento all’articolo apparso sulla testata on line Letteraemme dal titolo “Messina, a Palazzo Zanca decenni di memorie finiscono nella spazzatura” e con il quale si è data la notizia che importanti documenti, testimonianza dell’attività istituzionale del passato, sarebbero stati avviati alla distruzione a causa dello spostamento dei locali dell’Ufficio Stampa del Comune, si contesta espressamente la notizia riportata dalla testata on line, che risulta del tutto infondata.
Al riguardo si chiarisce che: “contrariamente a quanto rappresentato, nessun documento o libro o fotografia è stato distrutto o avviato al macero, avendo il sig. Cantio, impiegato incaricato del Comune di dare attuazione al nuovo assetto amministrativo del Comune provvedendo alla materiale dislocazione dei nuovi uffici, curato personalmente di verificare che nel trasferimento dei locali dell’Ufficio Stampa venissero spostati solo gli arredi e la dotazione strumentale espressamente indicata dal dott. Sergio Colosi, impiegato presso l’Ufficio Stampa del Comune. Tutta la documentazione custodita nei locali dell’ex Ufficio Stampa, prova tangibile e materiale della storia del Comune di Messina continuerà ad essere adeguatamente custodita dal Comune di Messina. In merito ai fatti accaduti, si avvierà una verifica volta a comprendere in quale modo sia stato consentito di divulgare tale falsa rappresentazione dei fatti, chiarendo fin da ora che di qualsiasi spostamento o smaltimento di ciò che è custodito nei locali dell’Ufficio Stampa è certamente responsabile in primo luogo l’impiegato preposto al detto servizio, al quale sarà chiesto di riferire in merito”.