«Viviana temeva che i Servizi Sociali potessero toglierle il bambino perché era stata due-tre volte in ospedale per problemi di carattere mentale». Lo ha riferito oggi Claudio Mondello, cugino e legale di Daniele Mondello marito della vittima (scomparsa il 3 agosto e ritrovata sabato 8) e padre del minore.
L’avvocato ha proseguito: «i messaggi di Daniele in quei giorni di ricerche avevano proprio lo scopo di tranquillizzarla… non preoccuparti Viviana che non lo perdi».
Ha concluso Claudio Mondello: «se Gioele fosse morto o si fosse ferito nell’incidente… in questo caso, ne sono sicuro, Viviana avrebbe chiesto aiuto, si sarebbe messa a urlare perché la salute del bambino aveva la precedenza su tutto. Non l’avrebbe portato via».