Lo avevano detto nei giorni scorsi è sono stati di parola, si sono dimessi dal Consiglio comunale di Palazzo Zanca Nina Lo Presti e Luigi Sturniolo. Questa mattina, in un’aula consiliare che in questi tre anni li ha visti protagonisti di tante battiglie, hanno spiegato i motivi della loro scelta.

Un percorso politico, iniziato con le elezioni amministrative del 2013 all’Interno di “Cambiamo Messina dal Basso”, a sostegno della candidatura a sindaco di Renato Accorinti, successivamente una presa distanze chiara e netta, che ha spinto entrambi i consiglieri ad approdare al Gruppo misto.

La Sala del Consiglio, quale contesto scelto da Lo Presti e Sturniolo per specificare le ragioni della loro scelta, era affollata, presenti anche i due colleghi Daniele Zuccarello da poco transitato al Gruppo misto ed Antonella Russo capo gruppo del PD, entrambi hanno chiesto di fare un passo indietro ed a ricercare altri consensi fra i componenti consiliari, arrivando a 21 dimissionari.

Infatti in tal modo, sarebbe possibile lo scioglimento del Consiglio e l’invio di un commissario. Nina Lo Presti, ha motivato il suo gesto così: “Non condanniamo nessuno, ma oggi questo Consiglio non ha più la fiducia degli elettori, né una credibilità dal punto di vista della rappresentanza”. Alla luce dei recenti arresti dell’operazione “Matassa”, che ha visto coinvolto il consigliere Paolo David, ci è dato di dover assistere ad una contrapposizione fra onesti e disonesti”.

“Esiste, chi il voto se lo è conquistato a mani nude, mentre qualcun’altro ha intessuto uno scambio con pacchi di pasta trasformando un diritto in mercimonio”. Avremmo desiderato tenere la conferenza stampa, nella sala “Falcone e Borsellino”, perché Accorinti all’inizio del suo percorso politico ha detto che eravamo tutti sindaci ed assessori, ma ci ha negato la disponibilità ad utilizzarla, facendo leva sulle previsioni del regolamento”.

“Alla luce dei fatti avvenuti, è chiaro che la nostra opposizione è diversa. Il fatto che David sia in carcere, non legittima Accorinti, quale buon amministratore. Vi erano forze, interessate ad imprimere un cambiamento che sono rimaste fuori, le proprie istanze le hanno viste, costantemente disattese, vicino al primo cittadino sono rimasti coloro che per fede e principio non mettono in discussione nulla e nessuno anche quando si potrebbe e dovrebbe fare”.

“Infine per Nina Lo Presti, dovrebbero dimettersi tutti, sindaco e consiglio, per dar modo ai cittadini di tornare a votare ed esprimere la loro volontà. Abbiamo vissuto in questi anni, continue frustrazioni per via delle mancate risposte alle nostre richieste su: bilanci, ecopass, piano di riequilibrio ed ATM.

Per Gino Sturniolo invece, questo deve essere chiarito: “Non è più utile restare, a vivacchiare come se si trattasse di un bivacco per altri 2 anni, con documenti finanziari portati in aula dall’Amministrazione all’ultimo momento. Chi oggi è dentro la Giunta, non coincide con i sostenitori di Accorinti della prima ora”.

“Non lo sono, né Signorino, Mantineo, ma nemmeno i vari Cacciola e De Cola, ormai il sindaco non ha una direzione precisa, è mosso solo dalla voglia di essere protagonista, prima o poi troverà un muro innanzi a se”. Il voto del 2013, risulta verosimilmente inquinato dalle evenienze verificatesi e portate alla luce con l’arresto di Paolo David”.

“Gaetano Gennaro, subentrante in Consiglio per il PD, entra con un potenziale rischio che fra i suoi voti vi siano anche quelli di David”, Oggi stesso, i due consiglieri hanno formalizzato le dimissioni, dunque non parteciperanno alle votazioni sul bilancio di previsione 2015, che inizieranno a partire da martedì prossimo.