“Napoli contro Napoli”: ed è subito una grande tristezza

A RIFERIRLO OGGI 21 OTTOBRE 2022 SULLA SUA PAGINA FACEBOOK 'LA VITA IN LIVE', E' STATA LA CRONISTA CHIARA CENINI DI MESSINA

712

“Napoli contro Napoli”: ed è subito una grande tristezza. Così ha scritto oggi 21 ottobre 2022, sulla sua Pagina Facebook ‘La Vita in Live’, la cronista Chiara Cenini di Messina.

Ha aggiunto la Cenini: “un attacco troppo ruvido da mandare giù per noi che siamo siciliani e siamo abituati a gioire per i successi di ognuno di noi…! Un accanimento esagerato verso chi è momentaneamente arrivato in cima alla scalata della propria vita, un atteggiamento che ha il sapore vago di prepotenza e comportamenti forti simili a quelli non vogliamo dire -camorristici-, ma prepotentemente accentratori di una classe dirigente e sociale che sembra stare ingigantendo esageratamente, un atteggiamento che vede il triste spaccarsi di una società dentro la società… un voler accentuare un già incolmabile divario tra chi è nato nei quartieri alti della bella Napoli e chi nel vascio”.

La Cenini prosegue: “una controversia che tenta e rischia di bloccare uno spettacolo… più o meno trash… ma che la maggioranza del popolo napoletano ama e sceglie tutti i giorni. Del resto -la napoletanità- è anche veracità, folklore, colori e amore per il barocco (più eccessivo). Resta cmq un’opinione da chi da un’altra Regione del Sud Italia, trova eccessivo e martellante quello che a noi arriva come un atteggiamento razzista e anche un po’ classista, in una città come Napoli dove i problemi gravi e da attenzionare subito, sbucano da ogni parte e continuano a -gridare- aiuto. D’altro canto se queste persone aiutano a far girare l’economia di una città che ha tanto bisogno di liquidità… perché mandare chi rende così bene all’estero? Ci sembra un controsenso, un paradosso, sparatutto perché viviamo in uno stato fino a prova contraria democratico”.

Conclude la redattrice: “poi ovvio è un’opinione…! Sicuro è che tutto ciò agli occhi dei non napoletani… fa tanta, tanta, tanta tristezza… e ha il sapore della diversità forse mai veramente annullata tra ricchi e poveri. Un popolo dovrebbe sempre gioire per i successi dei più disagiati! Ma ripeto resta sempre un’opinione…, che di solito… si chiama uguaglianza”.